NCAA

Altri due ventelli per Lever, Stefanini ne segna 19 ma non basta a Columbia

Lever continua a vivere un momento eccellente (24.8 punti di media nelle ultime 4 partite). Nuovo career-high di Stefanini (19 punti in soli 16 minuti). De Nicolao ne segna 12 (con 5 assist) nel colpo esterno di UT San Antonio in casa di UAB.

Alessandro LEVER

In settimana, Grand Canyon prima regola William Jessup (formazione della NAIA) per 96-80 ma poi cade in casa di Utah Valley (68-56), conseguenza d’una prova offensivamente molto debole da parte dei Lopes e di cui Alessandro Lever rappresenta un’eccezione quasi del tutto solitaria.

Sei i primi tre ventelli del bolzanino erano arrivati contro due squadre modeste (Chicago State e UMKC sono rispettivamente la #347 e la #293 per KenPom) e una non di Division I, il più recente assume invece un significato diverso. In altri termini: le prime tre prove sono state la conferma delle cose buone già mostrate nella parte precedente della stagione, benché portate su volumi offensivi molto più alti.

Mostrata, dunque, la capacità di riconoscere e sfruttare al massimo il debito di centimetri e di tecnica di quegli avversari, a Lever mancava solo di replicare quel tipo d’incidenza offensiva contro una squadra più impegnativa. Questo, è proprio ciò che è successo con Utah Valley, ovvero una formazione almeno alla pari di GCU, ora seconda nella WAC e che, per esempio, a inizio stagione s’era distinta per aver fatto venire i sudori freddi a Kentucky in un match incerto quasi fino all’ultimo. Soprattutto, i Wolverines schieravano due lunghi esperti – Akolda Manyang e Isaac Neilson, entrambi senior – e, in misura diversa, potenzialmente spigolosi per Lever. Nella metà campo offensiva, l’ex Reggiana – discreto nel primo tempo, quasi perfetto nella ripresa – ha reso in maniera praticamente indipendente dal marcatore di turno, mostrando un gran tocco vicino al canestro e capacità di approfittare dei mismatch concessi sui cambi. In difesa, Manyang è quello che è riuscito maggiormente a metterlo in difficoltà, col suo mix di stazza (213 cm d’altezza), potenza e verticalità. Riuscire a contrastare avversari del genere con continuità è una delle sfide di Lever nel suo percorso di crescita.

Fiducia in costante crescita (sia quella nei propri mezzi che quella dei compagni nei suoi confronti) e prestazioni offensive in impennata: Lever, dopo aver conquistato un posto in quintetto, si sta ormai ritagliando uno spazio centrale negli equilibri della squadra. I prossimi due avversari di GCU sono proprio i già “purgati” UMKC e Chicago State: è probabile che la striscia di doppie cifre abbondanti prosegua in settimana e, fra le altre cose, fargli guadagnare ulteriori punti (in senso figurato) per il riconoscimento di freshman dell’anno nella conference. L’eventualità è tutt’altro che peregrina: nella WAC, infatti, Lever è la terza matricola per Offensive Rating (punti per possesso) e la prima fra quelle con una percentuale di possessi giocati pari o superiore al 20%.

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OPP,MIN,PTS,2PT,3PT,FT,REB,AST,STL,TO,BLK,PF

vs WIL,28,25,10/14,0/2,5/7,4,3,1,1,-,3

at UVU,34,22,8/13,1/4,3/6,8,2,-,4,1,3

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Gabriele STEFANINI

Dopo l’andata dominata in casa, Columbia non riesce a concedere il bis nella gara di ritorno con Cornell, persa per 82-81. Un’occasione ghiotta e purtroppo non afferrata dai Lions: nella Ivy League, infatti, oltre tre squadre che sembrano avere una marcia in più (Harvard, Penn, Princeton), le difficoltà di Yale hanno reso apertissima la lotta per il quarto posto, l’ultimo utile per accedere al torneo di conference.

La squadra di New York si può consolare in parte nel constatare la crescita del suo freshman, Gabriele Stefanini, assolutamente on fire contro Big Red e che, nelle ultime tre uscite, ha avuto un impatto offensivo e un minutaggio più consoni al suo talento (13 punti di media in soli 18 minuti col 53.6% dal campo). Andato a segno per due volte nel primo tempo, l’apporto fornito da Gabe nella seconda metà della ripresa, oltre a non essere limitato all’attacco, ha contribuito molto nel mantenere equilibrata la contesa fino alle ultime azioni. La sua prestazione ad altissima efficienza gli è valsa il premio di Rookie of the Week della Ivy.

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OPP,MIN,PTS,2PT,3PT,FT,REB,AST,STL,TO,BLK,PF

at CORN,16,19,4/8,3/4,2/3,4,-,1,-,-,2

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Giovanni DE NICOLAO

In settimana, UT San Antonio non riesce a tenere testa alla capolista Middle Tennessee, vedendo scivolare il match nella seconda metà della ripresa fino a passivo finale molto ampio (75-51). Dopo la batosta, i Roadrunners si rifanno alla grande, andando a espugnare il campo di UAB per 82-70, in un match tenuto in pugno dall’inizio alla fine (e toccando anche il +21).

Giovanni De Nicolao, per una volta, lascia le vesti di assistman principale al compagno Keaton Wallace (11 assist) mentre si prodiga nel colpire i Blazers dall’arco: le sue 4 triple rappresentano il record personale di canestri da tre in un solo match. Rispetto allo scorso anno, Gio non ha faticato nell’aumentare sensibilmente le proprie percentuali dal campo e a cronometro fermo, mentre proprio quelle dalla lunga distanza tardavano a risollevarsi. Nelle ultime tre gare, però, il padovano ha messo insieme un più che discreto 6/12 totale.

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OPP,MIN,PTS,2PT,3PT,FT,REB,AST,STL,TO,BLK,PF

at MTU,31,5,1/4,1/2,-/-,3,2,1,-,-,2

at UAB,32,12,0/2,4/7,-/-,-,5,-,1,-,1

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Pierfrancesco OLIVA

Settimana da dimenticare per Saint Joseph’s che, prima, sogna il colpo in trasferta con St. Bonaventure ma è vittima dei propri errori nel finale punto a punto (70-67) e, poi, in una pausa dalla conference season, disputa una delle sue peggiori gare stagionali nel match del Big 5 perso in casa di Penn (67-56).

Pierfrancesco Oliva ha offerto l’abituale contributo variegato ma con alcuni alti e bassi, in particolare coi Quakers, incontro nel quale ha preso qualche tiro dal campo in più del solito ma senza riuscire a trovare ritmo nella metà campo offensiva.

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OPP,MIN,PTS,2PT,3PT,FT,REB,AST,STL,TO,BLK,PF

at SBON,32,7,1/1,1/1,2/5,7,2,3,4,1,2

at PENN,32,3,0/2,1/4,-/-,7,3,2,3,1,4

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Davide MORETTI

Texas Tech chiude la settimana con due vittorie, una con Oklahoma State (75-70) e una in rimonta sul campo di South Carolina (70-63), match, quest’ultimo, disputato nell’ambito del Big 12/SEC Challenge. Dopo un buon avvio, prosegue il momento difficile di Davide Moretti, in cerca d’una ritrovata vena offensiva e utilizzato per soli 10 minuti totali nelle due gare in questione, restando a secco di punti.


Nicola AKELE

Rhode Island continua a vivere un momento grandioso e, in settimana, prima liquida facilmente Fordham (78-58) e poi la spunta sulla mina vagante Duquesne (61-58) grazie a un buzzer beater di Stan Robinson. Spazi ormai ristrettissimi per Nicola Akele, mandato in campo per 5 minuti contro i Rams (0/2 al tiro) e tenuto in panchina nell’ultima partita.


Scott ULANEO e Mattia DA CAMPO

Superando CSU Bakersfield per 59-55, Seattle coglie un’importante vittoria per attestarsi nella metà alta della WAC. Come già visto in molteplici occasioni, coach Jim Hayford si affida a una rotazione vera e propria molto ristretta (6 giocatori) cui affianca Scott Ulaneo, Mattia Da Campo e Aaron Nettles. Nei pochi minuti in cui viene impiegato, Ulaneo contribuisce con due viaggi in lunetta senza errori: il primo a metà ripresa e il secondo nelle battute finali, subendo fallo dopo aver raccolto la stoppata di Jordan Hill ai danni d’un avversario e firmando, quindi, il +5 a 10.3 secondi dalla fine che consegna virtualmente la vittoria ai Redhawks.

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PLAYER,MIN,PTS,2PT,3PT,FT,REB,AST,STL,TO,BLK,PF

Ulaneo,7,4,-/-,0/1,4/4,2,-,-,-,-,2

Da Campo,2,-,-/-,-/-,-/-,-,-,-,-,-,-

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© photo: Slaven Gujic | Mike McLaughlin

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