NCAA

Solido Oliva, Saint Joseph’s vince all’ultimo secondo

Hall of Fame Tip-Off Tournament: Saint Joseph’s conquista il terzo posto battendo Old Dominion per 66-64 grazie ad un canestro di Newkirk ad un secondo dal termine. Un solido Oliva mette a referto una prova da buon all-around: 5 punti, 4 rimbalzi, 3 assist e 3 stoppate.

Nella finale di consolazione alla Mohegan Sun Arena, Saint Joseph’s riesce a spuntarla su Old Dominion per 66-64 grazie ad un long-two messo a segno dall’esterno Shavar Newkirk ad 1’’ dal termine.

Una partita equilibrata dall’inizio alla fine, con le due squadre sempre a contatto (mai oltre i due possessi di vantaggio) e con molti sorpassi e controsorpassi nel punteggio.

Chiusosi il primo tempo sul 31-30 per Old Dominion, nella seconda frazione Saint Joseph’s riesce a compiere il primo sorpasso soltanto a 4’50’’ dal termine grazie a due liberi di Pierfrancesco Oliva, cui segue una rubata con canestro in coast-to-coast di James Demery che porta così gli Hawks sul 56-53 con 4’02’’ da giocare. Old Dominion riconquista il vantaggio a 2’32’’ con un canestro di Denzell Taylor, ma sarà l’ultimo dei Monarchs nella partita: nemmeno un minuto più tardi arriva il controsorpasso firmato Newkirk con un canestro su rimbalzo offensivo (60-59 per SJU, -1’42’’). Old Dominion pareggia a quota 60 ma Saint Joseph’s risponde con un 4/6 ai liberi. Due liberi di Aaron Bacote riportano i Monarchs in parità con 14’’ da giocare. Nel possesso successivo, Newkirk rompe gli schemi per andare in 1-vs-1, forzando un tiro da circa sei metri. Scelta a dir poco rischiosa ma premiata degli Dei del basket: il tiro entra, gli Hawks vincono.

Top performers per SJU: Isaiah Miles (18 punti, 6 rimbalzi e 3 stoppate) incluso nel quintetto del torneo e sempre in doppia cifra quest’anno, e DeAndre Bembry (15 punti, 10 rimbalzi, 4 stoppate e 3 assist) dominante nel secondo tempo dopo una prima frazione decisamente sottotono.

Per quanto concerne Oliva, non lasciatevi ingannare dal suo boxscore: anche se piuttosto simile a quello della partita precedente, la differenza fra le due prestazioni è stata evidente, più di quanto le cifre possano raccontare. Gioca con sicurezza e misura, senza esitare né forzare; come sempre dà un buon contributo a rimbalzo, piazza tre stoppate frutto di ottimo timing e in attacco, oltre a far girare bene la palla, smazza un paio di assist da urlo (uno dietro la testa, l’altro riuscendo a trovare l’equilibrio nonostante stesse cadendo a terra). C’è qualcosa da migliorare in difesa dove a volte commette degli errori (un aiuto in ritardo qui, un cambio bucato là), ma la dedizione non manca e, nel complesso, il risultato è certamente apprezzabile per un freshman che deve sempre marcare dei 4 più grossi di lui.

Il tabellino di Checco: 5 punti (1/2 da due, 0/2 da tre, 3/4 ai liberi), 4 rimbalzi difensivi, 3 assist e 3 stoppate in 27 minuti.

Gli Hawks torneranno in campo martedì 1 dicembre per affrontare i Villanova Wildcats fra le mura amiche della Hagan Arena nella prima gara stagionale del Philadelphia Big 5, storico titolo assegnato alla squadra col miglior record nelle sfide dirette fra le compagini universitarie della City of Brotherly Love e del suo circondario (La Salle, Penn, Saint Joseph’s, Temple e Villanova).

 

© photo: instagram.com/komg12

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