NCAA

Week 2: Stefanini da record, Anumba e Caruso in rampa di lancio

Gabriele Stefanini esplode in una prova da 33 punti mentre Micheal Anumba e Guglielmo Caruso confermano la loro rilevanza nelle rotazioni delle rispettive squadre.

 

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STEFANINI DA RECORD MA COLUMBIA NON VINCE – Assolutamente straripante: Gabriele Stefanini ha in parte illuminato una settimana poco felice per Columbia (tre sconfitte in tre partite, fra cui una arrivata con un buzzer beater a dir poco rocambolesco) sfoderando un losing effort memorabile contro Florida International: 33 punti con 12/17 dal campo e 4/4 ai liberi, aggiungendo anche 4 assist. Si tratta della miglior prestazione realizzativa di un giocatore dei Lions in questo primo scorcio di stagione e di un italiano negli ultimi anni, superando i 30 di Lever contro Seattle a febbraio. La formazione della Conference USA semplicemente non ha trovato risposte di sorta all’ottimo repertorio del bolognese, il quale ha dimostrato prepotentemente di poter essere qualcosa di più di un secondo violino in una squadra ancora in cerca di equilibri interni e che, fra le varie cose, deve capire quanto possa ricavare dalle sue seconde linee.

ANUMBA E CARUSO, MATRICOLE CON SPAZIO – Trovare minuti da subito non è semplice nel college basket, ma ci sono due esordienti che non stanno avendo problemi in questo senso. Micheal Anumba continua a figurare nello starting five di Winthrop, mentre un altro freshman, Guglielmo Caruso, ha sempre ottimi minutaggi in uscita dalla panchina con Santa Clara.

Martedì scorso, Anumba ha aggiornato il proprio career-high segnando 19 punti in soli 17 minuti contro Pfeiffer, squadra di Division III. Nel weekend, gli Eagles si sono dovuti arrendere in volata dinanzi a East Tennessee State, con l’ex Manchester Magic che ha fatto il suo in difesa, misurandosi spesso con avversari di taglia maggiore, ma stavolta ha fatto fatica in attacco nel primo tempo, salvo poi trovare i due canestri della sua partita a inizio ripresa (una tripla in catch and shoot e una bella zingarata in 1-vs-1). Ora c’è da affrontare Kentucky in trasferta: l’impegno è proibitivo, ma esiste forse occasione più ghiotta di questa per stupire?

Nel frattempo, Caruso ha messo in archivio la sua prima partita in doppia cifra (10 punti in 26′) nella sconfitta interna di Santa Clara contro una UC Irvine scappata via nei minuti conclusivi. Molto produttivo a cavallo fra i due tempi, il napoletano si è segnalato in positivo con alcuni classici del repertorio (l’opportunismo e il timing come rollante, l’ottimo senso per la stoppata).

Contro Washington, uno dei top team della Pac-12, si è misurato con un livello atletico diverso e nuovo per lui, ma le sue difficoltà offensive – così come quelle della squadra – sono derivate più che altro da un approccio un po’ titubante alla zona 2-3 degli Huskies nel primo tempo, pur trovando poi riscatto negli ultimi sei minuti del match mettendo in mostra le sue ottime doti di passatore.

LEVER E MORETTI, IL BELLO VIENE ADESSOGCU mantiene l’imbattibilità casalinga mentre Alessandro Lever sale a quota tre partite consecutive in doppia cifra. Con Jacksonville (76-59) ha avuto una certa continuità lungo tutta la gara, riuscendo spesso a mettere in crisi gli avversari in area e risultando infine come leading scorer dei Lopes. Con Arkansas State (96-72), un po’ come nelle due partite della settimana precedente, si è mostrato molto più incisivo nella ripresa che non nel primo tempo (non per problemi di falli, stavolta). Dopo aver sbagliato i suoi primi cinque tiri dal campo, l’ex Reggio Emilia è stato un fattore nell’allargare il divario abbastanza da permettere a Grand Canyon di condurre il match in tranquillità.

Se Lever rimane il cardine, GCU ha mandato bei segnali in quanto a capacità di trovare molteplici terminali offensivi, cosa di cui mancava enormemente l’anno scorso. Ora però questi segnali verranno messi a dura prova contro squadre migliori rispetto alle tre affrontate in casa. Adesso si va in California per il Wooden Legacy: il primo match è con una Seton Hall in cerca di riscatto, mentre nei due turni successivi ci sono incroci possibili con Utah, Miami e Northwestern.

Anche la Texas Tech di Davide Moretti dovrà affrontare un torneo probante dopo aver archiviato tre impegni casalinghi molto abbordabili. In settimana, i Red Raiders hanno battuto Southeastern Louisiana per 59-40 in un match condotto in modo non impeccabile ma senza mai rischiare davvero. Il Moro stavolta non ha brillato dall’arco (0/4, autore di 8 punti con un 2/8 dal campo e un 4/4 ai liberi). Né la sua giornata no al tiro, né le difficoltà di Matt Mooney, sembrano turbare minimamente Coach Chris Beard.

Ora ci saranno da affrontare USC e una fra Nebraska e Missouri State al HoF Tip-Off di Kansas City: un’ottima occasione sia per vedere un Moretti con tante responsabilità contro squadre di un certo livello, sia per cominciare a capire quali siano le possibilità di Texas Tech quest’anno, o perlomeno quanto lavoro ci sia da fare prima che inizi la stagione regolare nella Big 12.

DE NICOLAO NEL CANTIERE UTSA – UT San Antonio era attesa a due impegni a dir poco tosti e non c’è stato spazio per upset, battuta sia da Oklahoma (87-67) che da Oklahoma State (82-60). Nella prima, i Roadrunners sono stati in partita per quasi 35 minuti mentre nella seconda l’equilibrio è durato poco più di un tempo.

Giovanni De Nicolao in azione contro Oklahoma (foto: @UTSAMBB)

Contro i Sooners, Giovanni De Nicolao ha messo insieme una doppia-doppia (12 punti, 10 rimbalzi), ma la sua prova non è stata delle più felici. UTSA aveva iniziato il match senza riuscire a muovere la difesa avversaria, sbagliando i primi 16 tiri della serata. In una sorta di flashback del suo anno da matricola, De Nicolao ha provato a sbloccare la situazione forzando delle conclusioni che si sono scontrate con l’atletismo di Oklahoma: da qui, il suo 4/15 al tiro finale. Se quelle percentuali basse sono in qualche misura comprensibili nel contesto della partita, meno lo sono state le sue 7 palle perse: troppe, fra cui alcune assolutamente evitabili.

In quanto a gestione del pallone, Gio si è comportato meglio coi Cowboys e ha mostrato una difesa discreta contro un freshman pericoloso come Isaac Likekele. Insomma: non male, ma non abbastanza per questa UTSA in cui l’assenza del leading scorer Jhivvan Jackson si è fatta sentire in maniera acuta durante le due partite in questione. Nonostante i risultati magri delle prime due settimane, i pezzi del roster sono sufficientemente buoni da rendere possibile una stagione all’altezza delle aspettative: i Roadrunners soffriranno ancora, magari per larghi tratti della non-conference season, ma hanno abbastanza armi per farsi trovare pronti a gennaio.

OLIVA TORNA IN SECONDA FILA – Dopo la partenza col botto della scorsa settimana, Pierfrancesco Oliva ha indossato vesti più simili a quelle dello scorso anno. Il volume delle conclusioni si è abbassato rispetto al match con Old Dominion e il tarantino ha ricoperto il consueto ruolo di regista (non troppo) occulto nel frontcourt di Saint Joseph’s (tre gare su quattro chiuse a quota 5 assist).

Due vittorie e due sconfitte nell’arco di sette giorni: la squadra di Philadelphia ha mostrato diversi limiti nel -20 con UCF (il gigante Tacko Fall comporta aggiustamenti non facili da digerire) ma, nel complesso, la squadra ha confermato di poter essere all’altezza dei suoi valori sulla carta e rendersi protagonista in un’Atlantic 10 sempre difficile da decifrare, almeno per ora.

Rimane un quesito: c’è qualcuno che possa garantire una qualche continuità realizzativa dietro ai tre tenori Kimble, Brown e Funk? Fra le guardie, il freshman Bynum appare lanciatissimo; fra i lunghi, dovrà essere Oliva a fornire la risposta.


I tabellini della settimana

(ordine alfabetico per giocatore)


  • Pietro AGOSTINI − Kennesaw State (1-4)

[tabella]

GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF

L 74-60 at Samford,NE,-,-/-,-/-,-/-,-,-,-,-,-,-

L 55-52 vs Missouri,14,5,2/3,-/-,1/2,1,-,-,1,-,4

L 65-47 vs Old Dominion,3,-,-/-,0/1,-/-,1,-,-,-,-,2

[/tabella]

Stagione (4 partite): 8.3 minuti, 2.0 punti, 1.0 rimbalzi, 0.8 recuperi


  • Micheal ANUMBA − Winthrop (2-2)

[tabella]

GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF

W 134-99 vs Pfeiffer,17,19,5/6,-/-,9/10,6,-,1,1,1,3

L 76-74 vs ETSU,28,5,1/4,1/3,-/-,1,-,1,-,4,2

[/tabella]

Stagione (4 partite): 25.0 minuti, 10.3 punti (53.6% al tiro, 76.9% ai liberi), 4.0 rimbalzi, 1.3 assist


  • Guglielmo CARUSO − Santa Clara (0-3)

[tabella]

GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF

L 61-49 vs UC Irvine,26,10,3/5,-/-,4/5,3,1,1,-,4,4

L 82-68 vs Washington,19,5,1/6,-/-,3/7,6,3,-,1,2,5

[/tabella]

Stagione (3 partite): 22.3 minuti, 6.0 punti, 5.3 rimbalzi, 2.0 assist, 1.3 recuperi


  • Mattia DA CAMPO − Seattle (3-2)

[tabella]

GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF

W 78-69 vs Washington State,2,-,-/-,-/-,-/-,2,-,-,-,-,-

L 73-70 vs Southern Utah,4,-,0/2,-/-,-/-,-,-,-,-,1,-

[/tabella]

Stagione (5 partite): 3.6 minuti, 0.6 punti, 1.2 rimbalzi


  • Giovanni DE NICOLAO − UT San Antonio (0-3)

[tabella]

GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF

L 87-67 vs Oklahoma,31,12,2/11,2/4,2/2,10,2,-,2,7,4

L 82-60 at Oklahoma State,31,7,2/2,0/3,3/3,2,2,-,1,4,4

[/tabella]

Stagione (3 partite): 31.7 minuti, 10.7 punti (38.7% al tiro), 6.7 rimbalzi, 3.3 assist, 2.3 recuperi


  • Alessandro LEVER − Grand Canyon (3-1)

[tabella]

GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF

W 76-59 vs Jacksonville,26,15,3/7,1/1,6/6,3,1,-,-,2,4

W 96-72 vs Arkansas State,19,10,1/5,2/4,2/3,6,2,-,-,1,2

[/tabella]

Stagione (4 partite): 20.8 minuti, 12.0 punti (51.5% al tiro, 84.6% ai liberi), 4.3 rimbalzi, 0.8 assist


  • Davide MORETTI  Texas Tech (3-0)

[tabella]

GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF

W 59-40 vs SE Louisiana,26,8,2/4,0/4,4/4,-,1,-,3,1,3

[/tabella]

Stagione (3 partite): 27.3 minuti, 11.3 punti (45.8% al tiro, 37.5% da tre), 2.0 assist, 1.3 recuperi


  • Pierfrancesco OLIVA − Saint Joseph’s (3-2)

[tabella]

GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF

W 78-63 vs Monmouth,25,4,2/5,0/1,0/2,10,5,-,1,2,4

W 89-69 vs Wake Forest,28,5,2/5,0/1,1/2,4,5,-,3,2,2

L 77-57 vs UCF,18,1,-/-,0/1,1/2,5,1,1,-,1,2

L 97-90 vs West Virginia,29,4,2/3,0/1,0/2,3,5,-,-,3,4

[/tabella]

Stagione (5 partite): 26.2 minuti, 6.2 punti, 7.2 rimbalzi, 3.6 assist, 1.0 recuperi


  • Federico POSER − Elon (2-1)

[tabella]

GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF

W 98-71 vs Milligan,10,2,1/1,-/-,0/2,6,1,-,-,2,2

[/tabella]

Stagione (3 partite): 12.7 minuti, 2.7 punti, 3.7 rimbalzi


  • Gabriele STEFANINI − Columbia (0-4)

[tabella]

GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF

L 94-83 vs Youngstown State,25,5,1/2,1/3,-/-,4,-,-,1,3,2

L 98-87 vs Florida International,28,33,7/8,5/9,4/4,4,4,-,2,3,5

L 70-69 at Fordham,29,7,3/6,0/2,1/1,2,2,-,1,3,3

[/tabella]

Stagione (4 partite): 28.5 minuti, 14.5 punti (56.4% al tiro, 44.4% da tre), 3.0 rimbalzi, 2.0 assist, 1.3 recuperi


© photo: KJ Mulam | Columbia Spectator

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