INTERVISTE

ITALHOOP intervista Ion Lupusor

ITALHOOP intervista Ion Lupusor: il nativo di Dușmani (Moldavia) è uno dei migliori ’96 italiani e lo dimostra di giornata in giornata in un campionato impegnativo come la Serie A2.

Abbiamo intervistato per voi Ion Lupusor, ala classe 1996 in forza alla Viola Reggio Calabria che lo ha “blindato” con un contratto biennale nell’estate del 2015. Affacciatosi alle porte della maglia azzurra solamente in Under 18, Ion vanta però un curriculum di tutto rispetto: oltre all’aver vinto il Torneo “Albert Schweitzer” di Mannheim infatti ha partecipato nella scorsa estate al Mondiale Under 19 e all’Europeo Under 20.

L’impatto di Lupusor, però, va oltre le competizioni giovanili: la Viola Reggio Calabria ha deciso di puntarci forte e lui non sta tradendo le attese. Giornata dopo giornata si conferma come uno dei migliori giovani del campionato e le sue medie (al momento 6.4 punti e 2.4 rimbalzi in appena 17 minuti) lo confermano. Infine, la recente convocazione per il Citroën All Star Game è soltanto l’ennesima ciliegina su una torta ancora in fase di preparazione.

 

Com’è nata la tua passione per la pallacanestro?
L’amore per il basket è scoccato sin da quando ero piccolo: vedere mio padre giocare e successivamente allenare ha fatto nascere questa grande passione in me“.

 

Le nazionali giovanili hanno messo gli occhi su di te relativamente tardi. Dal torneo di Mannheim in poi sei però una presenza fissa. Raccontaci le tue sensazioni su quel fantastico torneo, culminato con la vittoria finale contro gli U.S.A.
È stato un onore per me aver potuto indossare per la prima volta la casacca della nostra nazionale proprio in questo evento ed è stato molto stimolante potermi confrontare con altre realtà, contro le quali avrei voluto giocare fin da bambino. Ma la soddisfazione più grande è stata quello di vincere il torneo in finale proprio contro gli Stati Uniti, ovvero i favoriti del torneo: tutto ciò rimarrà impresso nella mia mente come una delle più grandi soddisfazioni della mia vita“.

 

L’estate passata è stata sicuramente indimenticabile per te. Il torneo di Roseto chiuso a quasi 20 punti di media ti ha spalancato le porte verso il Mondiale Under 19, dove sei stato uno dei migliori azzurri. Sei rimasto soddisfatto delle tue prestazioni e di quelle di squadra o pensi che si sarebbe potuto fare qualcosina in più?
Quest’estate è stata fondamentale sotto il piano della mia crescita come giocatore. L’esperienza del Mondiale è stata unica, anche perché il nostro gruppo Under 19 è riuscito dopo tanti anni a far parte delle prime sei squadre al mondo. Personalmente sono molto contento delle prestazioni mie e della squadra, poiché sono consapevole del fatto che ci abbiamo messo il cuore in ogni singola gara“.

 

Appena terminato il Mondiale Under 19 è arrivata la convocazione per l’Europeo Under 20 da giocare in casa, a Lignano Sabbiadoro. Te l’aspettavi oppure è stata una sorpresa per te? Che esperienza è stata?
La convocazione per l’Europeo Under 20 è arrivata al termine del Mondiale Under 19 ed in quel momento mi sono sentito ripagato per tutti gli sforzi e i sacrifici fatti. Ovviamente ne sono stato molto felice ed è stata un’esperienza che mi ha permesso di confrontarmi con atleti più grandi di me. Inoltre abbiamo avuto la fortuna di poter disputare il torneo in casa, a Lignano Sabbiadoro, dove il pubblico ci ha dato una grande mano. Rimane ancora un po’ di amaro in bocca per come è andata, perché come squadra non siamo riusciti ad affermarci come potevamo e volevamo”.

 

Ti stai dimostrando uno dei giocatori con il rendimento più costante nella Viola Reggio Calabria. Che differenze incontri in un campionato senior rispetto ai campionati giovanili?
I livelli delle due competizioni sono nettamente differenti: con la Viola sto giocando in un campionato duro e pieno di giocatori di esperienza che hanno avuto un passato in categorie superiori, questo fa la differenza rispetto ai campionati giovanili. Qui a Reggio Calabria sto avendo un’opportunità fondamentale per la mia crescita e adesso che sto entrando nel giro del quintetto ho la possibilità di esprimermi al meglio e continuare ad accumulare esperienza per il mio bagaglio“.

 

Tutti conoscono le tue capacità balistiche ed il tuo tiro da 3 punti mortifero. A che punto sei con lo sviluppo degli altri fondamentali? Su cosa ti stai concentrando maggiormente?
Cerco sempre di sfruttare al meglio il mio tiro, ma da inizio stagione ho iniziato a lavorare duramente per migliorare il mio fisico e quindi avere la possibilità di poter competere contro i pari ruolo presenti in questo campionato. Il mio obiettivo principale al momento è lavorare sui fondamentali in difesa, in modo da poter riuscire a mettere in difficoltà a chiunque“.

 

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi, sia con la maglia della Viola Reggio Calabria che con la maglia della Nazionale italiana?
Con la Viola scendiamo in campo con l’obiettivo di vincere ogni partita: non mi sono posto un obiettivo specifico e punto a fare il meglio possibile in tutte le gare. Mentre con la maglia azzurra, sperando di avere la squadra al completo, sogno di conquistare una medaglia“.

 

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