Nazionale U20

Europei U20, esordio con sconfitta per l’Italia: 77-69 Serbia

Trascinata da un grande Marinkovic (30 punti), la Serbia fa la partita dall’inizio alla fine. All’Italia (Okeke 20) non basta un’ottima seconda metà di terzo quarto.

Inizio di partita in salita per l’Italia che in attacco vive essenzialmente delle invenzioni di Davide Moretti. Nell’altra metà campo si registrano i problemi più disparati, a partire dalla difesa lontano dal pallone. A 2’56” dalla fine, coach Buscaglia è costretto a chiamare timeout quando Leonardo Totè (0/4 dal campo nella prima frazione) sbaglia l’inchiodata su alley-oop servito da Moretti e Vanja Marinkovic punisce gli azzurri infilando in contropiede la tripla del 16-7. Dalla panchina, Lorenzo Caroti ha un discreto impatto offensivo negli ultimissimi minuti (in rapida successione: due liberi e una penetrazione a fil di sirena), aiutando i suoi a restare a galla: il primo quarto si chiude con l’Italia sotto per 19-12.

All’inizio del secondo periodo, gli azzurri sembrano lentamente rientrare in partita. Un long-two dall’angolo di Andrea La Torre fa toccare il -6 all’Italia ma gli avversari non tardano a rimettere saldamente le mani sul match: Glisic, Marinkovic e Tanaskovic firmano in breve tempo un parziale di 6-0 per il 34-22 Serbia (-4’42”). Proprio Marinkovic è un fiume in piena, assolutamente inarrestabile nell’arco d’entrambi i quarti: all’intervallo lungo, la guardia del Partizan Belgrado ha già ben 22 punti all’attivo (8/12 dal campo, 2/3 ai liberi). Dopo aver toccato anche il +15, la Serbia va negli spogliatoi avanti sul 45-31.

Nel terzo quarto, i serbi non indugiano e impiegano pochissimo tempo ad allargare enormemente lo scarto: Simanic e Marinkovic sono i principali attori del lungo parziale di 15-3 che porta la Serbia al nuovo massimo vantaggio (60-34, -6’19”). Avversari che sembrano imprendibili e passivo pesante: la partita potrebbe anche chiudersi virtualmente qui. E invece gli azzurri non ci stanno: David Okeke, già segnalatosi per l’intensità portata nel quarto precedente, è autore d’una stupenda striscia personale (13 punti nel giro di tre minuti) e, seguito dai canestri di La Torre e di Timperi, rappresenta la scintilla che cambia volto alla squadra. La frazione termina sul -14 (66-52 Serbia): l’Italia, insomma, non ne vuol sapere di mollare.

Nell’ultimo quarto, i ragazzi di coach Buscaglia hanno ormai tutt’altra attitudine, a partire dalla metà campo difensiva. Toccato il -11 dopo un minuto e mezzo, l’Italia non riesce però a cogliere l’inerzia che possa davvero riaprire il match. Ne approfitta la Serbia che, riordinate le idee, prima si riporta sul +15 e poi, in poco più d’un minuto, piazza un parziale di 7-0 con Simanic, Glisic e Music che stavolta mette davvero la parola “fine” alla contesa (77-56, -3’35”). L’incontro si chiude con una Serbia sedutasi sugli allori nei minuti finali (tanto da non trovare più nemmeno un canestro) mentre l’Italia fa di tutto per riportarsi sotto nel punteggio, anche se oggettivamente è troppo tardi per coltivare speranze concrete: vince la Serbia per 77-69.

 

Italia-Serbia 69-77
ITALIA: Caroti 4, Da Campo 2, La Torre 6, Sgorbati ne, Moretti 12, Timperi 10, Bolpin 2, Mezzanotte 3, Totè 7, Okeke 20, Cattapan, Oxilia 3
SERBIA: Peno 5, Kapetanovic 3, Glisic 10, Jovanovic, Marinkovic 30, Tanaskovic 4, Djordjevic, Simanic 13, Kenic, Stepanovic 2, Music 3, Rakocevic 7

 

© photo: fip.it

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