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FOCUS su Emanuele Trapani

Ad appena 18 anni, Trapani è il leader della Stella Azzurra Roma con 14.8 punti di media in 28.6 minuti di utilizzo nel Girone C del campionato di Serie B.

Vogliamo conquistare la salvezza il prima possibile e non tirarcela dietro fino alle ultimissime giornate. Sinceramente ancora non sto pensando a cosa succederà al termine di questa annata. Per il momento penso a dare il meglio di me stesso, a migliorare come sto facendo. Poi dipenderà molto da come proseguirà, se faccio una grande annata magari potrei andarmene dalla Stella, altrimenti resterò qui per migliorare ancora“.

Parlò così Emanuele Trapani ad inizio 2017, subito dopo aver disputato due tornei internazionali a Tenerife ed Ostenda durante la pausa natalizia rispettivamente con le formazioni U18 e U19 stelline. Per il nativo di Giulianova è arrivato anche l’inserimento nel miglior quintetto, insieme a quattro giocatori del Real Madrid, della manifestazione giocata alle Canarie.

Con questi tornei abbiamo capito che a livello giovanile siamo molto competitivi anche in Europa. Forse rispetto alle squadre citate ci manca qualcosa come concetto di unione di squadra, ma in molti altri aspetti credo che siamo addirittura migliori. Il non aver riposato a Natale, a differenza di tutte le altre squadre della Serie B, è servito a farci capire meglio i nostri punti di forza e di debolezza, vedendo peraltro che abbiamo più i primi che i secondi. Direi che sono stati tornei perfetti per prepararci a dovere alla tappa dell’Eurolega U18 che giocheremo a fine febbraio a Belgrado: a Tenerife e in Belgio abbiamo provato delle situazioni per quello che sarà appunto l’appuntamento più importante della nostra stagione internazionale, un appuntamento che vogliamo assolutamente vincere anche per prenderci la rivincita della sconfitta nella finalissima dell’anno scorso, nella tappa giocata in casa, subìta per mano del Mega Leks Belgrado“.

Parole che evidenziano tutta la maturità mentale del miglior giocatore della Stella Azzurra, che a suon di prestazioni di alto livello ha il difficile compito di condurre alla salvezza la sua squadra, reduce da un record negativo di dieci sconfitte consecutive in campionato che ad oggi significano penultimo posto.

mappa tiro trapani
La mappa di tiro di Trapani negli ultimi tre incontri di Serie B. In stagione il play-guardia abruzzese tira col 45% da 2 e il 37% da 3.

 

ATTACCO

Starter inamovibile per coach D’Arcangeli, agisce come combo guard essendo dotato di velocità, visione di gioco e trattamento del pallone necessari per permettergli di gestire il possesso in attacco. L’inclinazione verso lo spot di 1 è certificata anche dagli 1.5 recuperi e 1.9 assistenze a gara.

E’ un giocatore di pick and roll, sia centrale che laterale. L’efficacia di questa soluzione è frutto della sua capacità di non dare alcun tipo di riferimento alla difesa. Infatti Trapani passa da entrambi i lati del bloccante scegliendo poi tra uno scarico perimetrale, un floater in corsa, un attacco ambidestro al ferro o un arresto e tiro dal gomito.

 

La visione delle linee di penetrazione e un primo passo bruciante lo rendono un eccellente giocatore di uno contro uno, generando rotazioni innaturali della difesa. Inoltre è dotato di grande forza nella parte superiore del corpo, che gli permette di assorbire il contatto e fare andare via il pallone per un eventuale libero aggiuntivo.

 

Bravo a scegliere quando accelerare il ritmo di gioco, guida la transizione offensiva ed è incline al coast to coast dopo un rimbalzo lungo, dove viene evidenziata tutta la sua potenza anche contro più difensori.

 

Il nativo di Giulianova ha nel suo bagaglio tecnico anche la conclusione dalla lunga distanza. Non è un tiratore in uscita dai blocchi, ma preferisce concludere dai 6.75 dopo un continuo movimento perimetrale sia per prendere il giusto ritmo, sia per muovere la difesa avversaria. Trapani, inoltre, incontra difficoltà quando si trova ad agire come spot up shooter, in relazione ad un movimento finale della meccanica di tiro stilisticamente non perfetto e poco stabile. Quest’ultima situazione ha un’efficacia direttamente proporzionale alla circolazione corale del pallone.

 

In qualità di primo realizzatore, le difese non lo battezzano da nessuna posizione marcandolo stretto e uscendo velocemente sulle sue conclusioni. In questa situazione Trapani sceglie correttamente di usare la finta di tiro per aprirsi la strada per una penetrazione o un jumper dalla media.

 

La confidenza e la fiducia nei propri mezzi si denota anche in giocate di puro talento contro una difesa iper-aggressiva su di lui. Ball handling di qualità e ottime doti di passaggio lo portano a finalizzare l’azione con la fondamentale complicità dei compagni che seguono i suoi movimenti per tutti i 24 secondi.

 

Un segnale di maturità tecnica è il mettersi a servizio della squadra anche off the ball, con giocate lontane dal suo ruolo come il portare blocchi alti per una penetrazione.

 

Ha, infine, margini di miglioramento come rimbalzista d’attacco: tende a rimanere sul perimetro dopo la conclusione, per un eventuale rimbalzo lungo. Con la sua fisicità si può far valere anche in pitturato, aumentando gli extra-possessi della Stella Azzurra.

Elemento assolutamente negativo è il 63% ai tiri liberi. I 6.1 falli subiti a partita non possono essere convertiti dalla lunetta con una percentuale così bassa.

 

DIFESA

Nella metà campo difensiva Emanuele Trapani mette in mostra la sua intelligenza cestistica in determinate situazioni, forzando gli avversari ad un elevato numero di palle perse.

Ha una naturale tendenza alla rubata, anticipando con tempismo perfetto le linee di passaggio avversarie.

 

Inoltre è molto disciplinato nell’uso delle braccia, cosa che gli permette di strappare il pallone agli avversari sulla pressione difensiva, senza commettere fallo.

 

Il suo atteggiamento da veterano, nonostante la giovane età, è dimostrato anche dalla bravura nel prendere lo sfondamento in fase sia statica che dinamica.

 

Sul mismatch contro il lungo in post (derivato da un cambio difensivo), Trapani si piega molto bene sulle gambe per sfruttare al meglio il proprio corpo e compensare alla situazione di svantaggio.

 

Scivola molto bene in area contro il diretto avversario, anche se ha delle difficoltà nel tenere il primo passo. Questo è un elemento su cui Trapani deve lavorare, in relazione al sistema difensivo della Stella Azzurra che prevede uno scarso uso della zona.

Inoltre va affinata la tempistica dell’uscita sul tiratore, dove l’eccessiva aggressività lo porta a commettere falli evitabili.

 

© photo: facebook.com/stellazzurraroma1938 | Giulia Stella Panu

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