NCAA

Saint Joseph’s v Rhode Island: è derby italiano in NCAA

Domenica 10 alle 18:00 Oliva e Akele si affrontano nel primo derby italiano in NCAA. La preview di ITALHOOP su una partita da non perdere!

Un appuntamento particolare per gli appassionati italiani di college basket: domenica 10 alle 18:00 ora italiana si affrontano alla Hagan Arena di Philadelphia due delle migliori università della Atlantic 10, Saint Joseph’s e Rhode Island, ossia le due squadre in cui militano rispettivamente Pierfrancesco Oliva e Nicola Akele.

Il punto sulle due squadre

Saint Joseph’s (11-3, 1-1 in A10) è reduce da una cocente sconfitta casalinga inflitta da VCU per 85-82 (gli Hawks erano stati anche a +13 a poco più di 7’ dalla fine) che ha posto fine ad una striscia di sette vittorie consecutive.

Rhode Island (10-5, 2-0 in A10), invece, è stata brava nel far fronte alle difficoltà legate agli infortuni di Hassan Martin e Kuran Iverson (ora entrambi abili e arruolati) riuscendo a vincere le ultime tre partite: esaltante la rimonta in casa di Brown (88-85 OT), poi sempre in controllo nei due incontri di conference (85-57 contro Saint Louis, 77-65 contro Richmond).

Il match di domenica si prospetta equilibrato ma, fra le due contendenti, sono i Rams quelli che hanno potenzialmente qualche arma in più per poter fare la partita. Orfani di E.C. Matthews per tutta la stagione, URI è una squadra capace di trovare di volta in volta protagonisti diversi nella metà campo offensiva; sono ben cinque i giocatori che attualmente viaggiano in doppia cifra di media: McGlynn (12.9), Terrell (12.0), Martin (11.8), Garrett (11.5) e Iverson (11.1). L’attacco di Rhode Island non è però fra i più prolifici dell’Atlantic 10 (71.9, esattamente 3 in meno di SJU): ciononostante, nelle ultime tre partite disputate i punti segnati sono stati parecchi e le percentuali al tiro ottime (47.5% dal campo con un impressionante 52.2% da tre).

La difesa degli Hawks sarà una delle chiavi dell’incontro. Rhode Island sta appunto tirando benissimo da dietro l’arco ma stavolta dovrà affrontare una squadra che concede molto poco agli avversari nei tiri dalla lunga distanza: Saint Joseph’s è la terza miglior squadra in Atlantic 10 per percentuale da tre concessa (30%) nonché la migliore per percentuale dal campo concessa (39.4%). I Rams dovranno dunque trovare il modo per sfruttare al massimo la propria esuberanza atletica non solo in difesa (Rhode Island è prima in A10 per stoppate date) ma anche nel pitturato avversario.

Proprio lì nel pitturato URI dovrà vedersela con Isaiah Miles, che nel suo anno da senior sta facendo faville, viaggiando a 18.3 punti, 8.6 rimbalzi e 1.6 stoppate di media, il tutto condito con percentuali al tiro eccellenti per un lungo: 51.5% dal campo, 40.6% da tre e 88.9% ai liberi. Tante delle fortune di Saint Joseph’s passano dalle sue mani così come da quelle del leader indiscusso della squadra, l’ala piccola DeAndre Bembry (16.4 punti, 7.7 rimbalzi e 4.5 assist di media quest’anno). In quanto a talento individuale, non c’è giocatore di Rhode Island che attualmente possa essere considerato completamente alla pari con i due menzionati, motivo supplementare che chiama i ragazzi di coach Hurley a tenere alta la concentrazione e a giocare di squadra: annullare anche solo uno fra Bembry e Miles potrebbe significare avere già metà vittoria in tasca. Se parliamo di concentrazione, però, è Saint Joseph’s la squadra che ha davvero qualcosa da dimostrare: dopo le due convincenti vittorie con UMES e Richmond (nella seconda, in particolare, era risaltata una certa caparbietà e “clutchness” di Bembry e compagni), la sconfitta con VCU ha messo a nudo le difficoltà dei ragazzi di Martelli nel restare lucidi fino in fondo quando in vantaggio nel punteggio.

Il punto sui due italiani

Dopo un dicembre molto difficile in quanto a produttività offensiva, Pierfrancesco Oliva è reduce da tre buonissime partite per percentuali al tiro e “peso” dei punti segnati. Per quanto il suo minutaggio sia sceso rispetto all’inizio dell’annata, l’ala tarantina continua ad essere schierata da coach Martelli nello starting five degli Hawks, dato il contributo costante che è capace di dare in termini di rimbalzi e assist, e dati anche i costanti miglioramenti registrati in difesa: contro VCU è stato, come non mai, un fattore da questo punto di vista e proprio per questo motivo avrebbe probabilmente meritato di essere rigettato nella mischia nei minuti conclusivi.

Stats stagionali (14 partite)
[tabella]MIN,PTS,2P%,3P%,FT%,REB,AST,BLK,STL,TO
19.6,5.0,45.4%,26.7%,59.3%,4.4,2.6,1.2,0.8,1.0[/tabella]

Ultime 3 partite
[tabella]MIN,PTS,2P%,3P%,FT%,REB,AST,BLK,STL,TO
14.3,7.0,62.5%,75.0%,40.0%,4.0,3.0,1.0,1.7,1.3[/tabella]

Oltre ad Oliva, anche Nicola Akele è reduce da un periodo molto positivo. Dopo aver fatto tanta panchina, coach Hurley lo ha schierato in quintetto nelle ultime tre gare viste le assenze, prima, e le precarie condizioni, poi, di Martin e Iverson. Il trevigiano ha risposto come meglio non poteva contribuendo in maniera tangibile alle vittorie contro Brown e Saint Louis: due prestazioni che gli sono valse il riconoscimento di “Rookie of the Week” in Atlantic 10. In entrambe quelle partite, Akele aveva giocato moltissimo (29 minuti di media), ma ora che i due titolari sono tornati, il suo minutaggio è sceso nuovamente durante l’ultimo incontro, seppure non in maniera drastica: è probabile, quindi, che il suo impiego in campo si attesti nuovamente intorno ai 15 minuti.

Stats stagionali (15 partite)
[tabella]MIN,PTS,2P%,3P%,FT%,REB,AST,BLK,STL,TO
12.5,2.7,45.0%,50.0%,20.0%,2.4,0.4,0.3,0.2,0.1[/tabella]

Ultime 3 partite
[tabella]MIN,PTS,2P%,3P%,FT%,REB,AST,BLK,STL,TO
23.7,6.3,28.6%,71.4%,0.0%,2.3,1.3,0.3,0.7,0.0[/tabella]

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