FOCUSSerie A2

Focus su Davide Alviti

Il focus su Davide Alviti, alla prima stagione con la maglia di Derthona: 6.9 punti e 3.7 rimbalzi in 15.1 minuti dopo le prime 7 giornate di campionato.

Dopo i focus su Leonardo Totè, Davide Moretti e Leonardo Candi, ci concentriamo oggi su Davide Alviti, ala piccola classe 1996 alla sua prima stagione in maglia Orsi Tortona e alla seconda nel campionato di Serie A2, dopo l’annata con Mantova.

I numeri finora confermano l’impatto positivo che il nativo di Alatri ha avuto in una realtà importante come il Derthona Basket, squadra attualmente in vetta alla classifica del Girone Ovest insieme a Legnano e Biella (6 vittorie e 1 sconfitta). In una squadra con una distribuzione omogenea di punti segnati (nessun giocatore arriva ai 20 di media), Alviti si trova ad essere il quinto miglior marcatore della squadra piemontese, senza essere mai partito titolare. Finora i numeri recitano 6.9 punti (40% da due, 47.8% da tre) e 3.7 rimbalzi in 15.1 minuti di utilizzo, consacrandolo come vero sesto uomo di Tortona.

Duttilità: è questa la chiave che porta il giovane ciociaro a essere un elemento di rottura in uscita dalla panchina. Coach Demis Cavina ottimizza le sue potenzialità in base al tipo di quintetto avversario: Alviti viene infatti schierato come ala piccola contro un frontcourt molto fisico, mentre i minuti da ala grande li trova affrontando schieramenti tattici improntati sullo small ball.

Tiratore di striscia, riesce a trovare soluzioni dall’arco sfruttando un rilascio molto alto in catch-and-shoot e una notevole rapidità in uscita dai blocchi, specialmente in situazione di pick and pop. Non è battezzabile dalla distanza, essendo in grado di colpire sia frontalmente che dall’angolo.


Non sono solo le conclusioni da lontano a caratterizzare il suo bagaglio offensivo. Palla in mano, esprime il meglio di sé fronte a canestro dal perimetro. L’unione di velocità e tecnica lo mettono in condizione di battere in uno-contro-uno anche avversari più bassi e rapidi, generando rotazioni innaturali della difesa. Usa molto bene il corpo per assorbire il contatto in entrata, attraendo su di sé l’aiuto dal lato debole.

Nella rapida circolazione di palla di Tortona – una delle armi principali del gioco corale dei bianconeri – Alviti s’impone come elemento chiave nei minuti che gli vengono concessi. Taglia molto bene in area, partendo da bloccante in post alto o dai 6.75 per concludere al ferro o agire in post basso, dove sceglie con lucidità se cercare uno scarico o un’azione personale in entrata o in fade away. È auspicabile un miglioramento nell’attacco al ferro da questa posizione, dove in situazione di mismatch sfavorevole tende ad allontanarsi e rallentare il gioco.

In campo aperto, ha fluidità di movimento e trattamento del pallone sufficienti per agire da ball handler secondario, anche se coach Cavina preferisce che il ragazzo si posizioni subito sul perimetro, pronto per sparare una bomba anche nei primi dieci secondi dell’azione.

In transizione e in contropiede attacca con decisione il pitturato, gestendo il proprio corpo anche in terzo tempo rallentato o in eurostep.

Nella metà campo difensiva, Alviti dimostra una dimensione da all-around in quella che è la terza miglior squadra del Girone Ovest in termini di punti subiti. Nella zona 2-3 di coach Cavina viene schierato sia basso che alto per unire la sua fisicità a rimbalzo con una rapidità nello scivolamento atipica per un giocatore alto due metri.

Rapido nell’interpretare l’azione di attacco avversaria, copre bene il lato debole facendosi trovare sempre pronto sul rimbalzo lungo e nel tagliafuori sotto le plance. È molto disciplinato nel contenere il diretto avversario, con una propensione a intercettare le linee di passaggio usando al meglio le lunghe braccia. In pressione alta contiene molto bene la point forward avversaria, rompendo i tentativi di contropiede.


In post riesce a reggere i contatti coi lunghi così come non soffre particolarmente gli scivolamenti contro esterni rapidi.

Margini di miglioramento sono auspicabili nell’integrazione col sistema difensivo corale dell’Orsi Tortona. Alviti ha le potenzialità per fare uno step ulteriore in termini di tempismo e gestione dell’aggressività, per evitare uscite in ritardo sul tiratore e falli evitabili con un corretto uso delle braccia (2.4 falli commessi).

 

© photo: Andrea Garau – Derthona Basket

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