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FOCUS su Diego Flaccadori

Il focus su Diego Flaccadori, alla sua terza stagione in Serie A in maglia trentina, sempre più da protagonista.

Giunto alla sua terza stagione in Serie A con la maglia dell’Aquila Basket Trento, Diego Flaccadori sta ripagando ampiamente le tante attese createsi attorno a lui.

Dopo un’incredibile stagione in bianconero, culminata con la semifinale di EuroCup (manifestazione nella quale ha viaggiato a 5.8 punti di media), Flacks, da capitano della Nazionale Under 20 agli Europei di Helsinki, ha chiuso questa rassegna con ottime medie: 16.7 punti5.1 rimbalzi e 4 assist.

Conquistato il ruolo di starter nel nuovo roster aquilotto, un’ennesima conferma del suo valore è arrivata dall’ultimo aggiornamento del mock draft 2017 di Draft Express, che lo pone a fine secondo giro alla #56, oltre a comparire come #2 fra gli International della sua annata.
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La crescita esponenziale di Flaccadori va comunque analizzata tenendo conto del contesto attuale della Dolomiti Energia Trentino, squadra in piena crisi di gioco e di risultati. Autentica rivelazione nelle prime due stagioni in LBA, conquistando in back to back l’accesso alle Final Eight e ai play-off (oltre alla già menzionata semifinale di EC), l’Aquila di coach Maurizio Buscaglia attualmente stenta a spiccare il volo.

Le statistiche avanzate eleggono Trento a miglior difesa del campionato per punti subiti ogni 100 possessi e al top per rimbalzi catturati (41.3 a partita). I problemi della squadra si concentrano totalmente in attacco. I numeri, a tal proposito, sono sconfortanti: 16.1 palle perse, 65.9% dalla linea della carità e 28.2% da tre punti (peggior record della Lega). Ultima squadra per numero di triple segnate a partita e prima per palle perse commesse, la Dolomiti Energia viaggia all’ultimo posto anche nella percentuale da due punti tirando più di tutti dentro l’arco con 45.2 tentativi.

In un ambiente per nulla sereno, con un calendario complicato nel breve termine (Olimpia Milano in casa e successiva trasferta a Sassari), Flaccadori è l’unica vera nota positiva.

Il nativo di Seriate ha commentato così la sconfitta maturata a Pistoia nonostante i 22 punti segnati (nuovo record personale): «Finalmente siamo tornati a giocare una partita che definirei di emozione, provando a coinvolgerci a vicenda e trascinarci con giocate di energia. Purtroppo però negli ultimi cinque minuti e per tutto l’overtime abbiamo fatto fatica a trovare situazioni a noi favorevoli, e ci siamo dovuti mettere a cercare qualche giocata. Nonostante tutto credo si sia trattato per noi di un passo in avanti, e da qui, dalla gara di emozione che siamo riusciti a fare, dobbiamo provare a ripartire per andare a Pesaro e ritornare a vincere, assolutamente.»

Parole da leader per la guardia titolare dell’Aquila Trento, che sta ripagando la fiducia del coaching staff certificando il proprio sviluppo tecnico. Partito in quintetto in sette delle nove uscite stagionali, Flaccadori è il terzo miglior marcatore bianconero con 9.3 punti in 23 minuti di utilizzo medio.

Il neo-coach dell’Under 20 lo schiera in un quintetto basso basato su transizione e rapida circolazione di palla, affiancato da David Lighty o da Riccardo Moraschini in posizione di ala piccola. L’obiettivo è quello di esprimere tutto il potenziale del ragazzo inserendolo solo in contesti di gioco a lui congeniali. Il numero 12 viene infatti richiamato in panchina quando i centimetri si alzano o i ritmi vengono rallentati con l’assetto del doppio play.

Fiducia, specialmente nel suo tiro: è questa la chiave che lo porta a essere il miglior tiratore dell’Aquila con il 37% da oltre l’arco. Il bagaglio di soluzioni dai 6,75 è completo in ogni fondamentale, dal catch and shoot in uscita dai blocchi all’arresto e tiro. La situazione prediletta è però il piazzato in ricezione, con una grande rapidità nel rilascio.

La consapevolezza nei suoi mezzi dalla lunga distanza si denota anche nella scelta ragionata di tirare in continuità in momenti di rottura della partita, piazzando parziali importanti in breve tempo.


Nell’uno-contro-uno dal palleggio, Flaccadori ha aumentato la sua pericolosità lavorando molto sul primo passo e sulla velocità in entrata. Lo sviluppo fisico e l’aumento della massa muscolare non hanno intaccato la sua rapidità, portandolo invece ad assorbire molto bene i contatti in penetrazione al ferro. In quest’inizio di stagione sono esponenzialmente aumentate le sue entrate nel pitturato facendo collassare su di lui una difesa spesso improntata a contrastarlo come tiratore.


Saltano subito all’occhio i miglioramenti compiuti in termini di verticalità. L’appoggio high off the glass contro il lungo avversario e la ricezione alta in post completano ulteriormente le sue abilità di attaccante. Sono comunque auspicabili degli ulteriori passi in avanti in post basso, posizione nella quale preferisce non attaccare il diretto avversario spalle a canestro cercando una soluzione in allontanamento o l’extrapass.

Contro una difesa alta e aggressiva, il pick and roll laterale è lo schema tattico preferito dal giovane bergamasco quando si trova a essere il ball handler principale dell’azione. Sfrutta al meglio il blocco scegliendo linee di penetrazione efficaci sia per un arresto e tiro che per uno scarico. I 18 assist stagionali sono inoltre un valore aggiunto nella sua dimensione di terminale offensivo.

Dentro l’area Flaccadori tira col 45% (81.8% ai liberi), numeri buoni con un ampio margine di crescita – già importanti rispetto al 36.7% con cui ha chiuso lo scorso campionato.

Nella metà campo difensiva, il costante progresso nella protezione del pitturato si sta rivelando un’arma importante. Ha aumentato il livello d’intensità nel tagliafuori, anticipando la posizione anche a rimbalzo lungo dove fa valere tutta la sua elevazione. Buscaglia sfrutta il suo eclettismo schierandolo anche come esterno basso nella difesa a zona, dove esegue correttamente l’uscita sul tiratore e la copertura del lato debole.

La visione d’anticipo dell’attacco avversario lo porta a intercettare le linee di passaggio in fase di transizione, con la capacità di tenere in scivolamento esterni più rapidi di lui. Difende forte sul pick and roll, passando velocemente dietro al blocco seguendo il penetratore, con la tendenza a stoppare da dietro. È fondamentale che Flaccadori incanali al meglio la sua aggressività difensiva nel portare l’aiuto per abbassare il numero di falli commessi (3.1).

La strada imboccata da Flaccadori è quella giusta. Con un livello di maturità professionale ormai pienamente raggiunto, la sfida sarà quella di risollevare le sorti della sua squadra, dimostrando di essere un veterano ancor prima di compiere 21 anni. La nazionale maggiore e la chiamata oltreoceano sono gli obiettivi a lungo termine, che di questo passo non paiono irraggiungibili.


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© photo e video: Aquila Basket Trento

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